Un problema sanitario e sociale

Le fratture da fragilità ossea causate da osteoporosi costituiscono un problema sanitario e sociale destinato ad aggravarsi, sia per l’invecchiamento della popolazione, sia per l’emergenza Covid-19 che sta concentrando la maggior parte delle risorse sanitarie sul contenimento dell’epidemia.

Mai come in questo periodo, in particolare nella nostra regione, appare necessario ed urgente attuare modelli assistenziali innovativi che consentano di fare prevenzione, curare e tutelare i pazienti, in particolare i più fragili come gli anziani.

Il meeting del 30 ottobre

Per delineare le best practices e le strategie per implementare la prevenzione dell’osteoporosi e la corretta presa in carico del paziente osteoporotico, venerdì 30 ottobre, a partire dalle ore 12.30, si riuniranno in meeting telematico i referenti istituzionali e gli esperti del settore, nel rispetto delle normative anti-contagio.

Partecipanti

Regione Campania: Antonio Postiglione, Pietro Buono, Maria Rosaria Romano, Ugo Trama.

Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II: Giuseppe Bifulco (Ginecologia e Ostetricia), Domenico Russo e Rosa Carrano (Nefrologia), Annamaria Colao (Endocrinologia e Oncologia molecolare e clinica), Antonio Del Puente (Reumatologia), Massimo Mariconda (Malattie dell’apparato locomotore), Maria Triassi (DAI Sanità Pubblica, Farmacoutilizzazione e Dermatologia).

Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”: Giovanni Iolascon (Medicina Fisica e Riabilitazione).

ASL NA 1 Centro – Ospedale S. Maria di Loreto Mare: Cristiano Coppola (Ortopedia e Traumatologia).

ASL Salerno: Luciano Sagliocca (Epidemiologia).

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia: Prof. Mario Delfino.

Obiettivi dell’incontro

Scopo dell’expert meeting è l’attivazione di una rete interdisciplinare per promuovere, ai diversi livelli, la prevenzione dell’osteoporosi e ridurre le fratture e conseguentemente gli accessi ai pronto soccorsi, in generale e in particolare durante la pandemia.

Il progetto prevede la definizione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) che, grazie all’individuazione tempestiva dei pazienti a rischio e al loro costante monitoraggio, garantirà da un lato adeguata prevenzione e cura e dall’altro un consistente risparmio della spesa sanitaria regionale.

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